- 1 Novembre 2021
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Missione diplomatica residente della Santa Sede nella Repubblica di Armenia
Per molti dei Paesi del mondo la relazione diplomatica più antica è quella con il Papato, la più storica entità diplomatica del mondo. I rapporti tra la Chiesa di Roma e l’Armenia risalgono alle origini stesse del cristianesimo, 2000 anni fa, quando la fede in Gesù si diffuse da Gerusalemme al “mondo conosciuto”, dove gli incontri e scambi commerciali e culturali tra i Popoli diventavano occasione di domande che toccavano il “senso” della vita e dell’esistenza.
Nel corso dei secoli, questo lunghissimo e ricco rapporto tra l’Armenia e la Santa Sede ha continuato a rafforzarsi, tanto che nel 2021 è stata aperta una Nunziatura Apostolica (Ambasciata della Santa Sede) in North Avenue a Yerevan.
Le moderne relazioni diplomatiche ufficiali tra la Santa Sede e la Repubblica di Armenia iniziarono il 23 maggio 1992, quando la Repubblica di Armenia ottenne l’indipendenza. La Santa Sede nominò come primo Nunzio Apostolico (Ambasciatore) in Armenia S.E. Mons. Jean-Paul Aimé Gobel (1993-1997), seguito da S.E. Mons. Peter Stephan Zubriggen (1998-2001), S.E. Mons. Claudio Gugerotti (2001-2011), S.E. Mons. Marek Solczyński (20011-2017) e S.E. Mons. José A. Bettencourt (dal 2018 ad oggi). Da quando ha stabilito relazioni diplomatiche formali con la Repubblica di Armenia, la Santa Sede ha continuamente mantenuto agenti diplomatici per favorirle, insieme ad altre iniziative e canali di varie istituzioni cattoliche.
Nel corso degli anni il rapporto tra la Santa Sede e l’Armenia ha preso forma con l’opera e la presenza della Congregazione Mechitarista, delle Suore Armene dell’Immacolata Concezione, del clero dell’Ordinariato per i cattolici di rito armeno nell’Europa orientale, delle Suore della Carità di Madre Teresa a Spitak e Yerevan, dei Padri Camilliani dell’Ospedale “Redemptoris Mater” di Ashotzk, costruito dopo il terremoto del 1988, e della Caritas Armena. Queste rappresentano solo alcune e più note realtà cattoliche che attingono alle risorse e al sostegno della Chiesa cattolica mondiale. Dette istituzioni cattoliche in Armenia hanno anche fornito un valido supporto alla missione degli agenti diplomatici della Santa Sede nel Paese. Nel corso degli anni, i Nunzi Apostolici hanno sempre potuto contare della generosità e dell’appoggio offerto dagli Arcivescovi armeno-cattolici che si sono succeduti nell’Ordinariato.
Nel 2019, durante la sua visita in Armenia, l’Arcivescovo Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, ha affermato che: “l’intenzione di tutte le comunità cattoliche presenti in Armenia – quella armeno-cattolica, quella di rito romano e quelle di altri riti – è quella di adoperarsi per il benessere degli armeni società nel suo insieme. Le nostre Comunità continuano a farlo attraverso le loro attività in campo spirituale, culturale, educativo, caritativo e umanitario” (comunicato stampa, 9 novembre 2019 presso il Ministero degli Affari Esteri, Yerevan).
L’apertura della residenza della Nunziatura Apostolica in North Avenue a Yerevan rappresenta un’ubicazione provvisoria in vista di una sistemazione più ampia ai fini di avere spazio sufficiente per sostenere adeguatamente i molteplici impegni della missione della Santa Sede e della Chiesa cattolica nella Repubblica di Armenia. Mentre celebriamo i 30 anni di relazioni diplomatiche ufficiali bilaterali con la Repubblica di Armenia, la Santa Sede guarda alla costruzione di un rapporto prospero a beneficio di tutti gli armeni.